Qualche nostro lettore è caduto nel panico in questi mesi perché la variazione dell’indice FOI dell’ISTAT è stata NEGATIVA. La posizione di Confedelizia è quella che il canone non va diminuito. La posizione dei sindacati degli inquilini (SICET, SUNIA, ecc.) è ovviamente di parere contrario, cioè che il canone vado ridotto. In realtà, come per tante controversie, bisogna tenere conto di cosa c’è scritto nel contratto. Se per esempio nel contratto c’è scritto che l’adeguamento ISTAT è su richiesta del locatore, allora se il locatore non lo richiede il canone rimane invariato. Diverso sarebbe se ci fosse scritto che l’adeguamento è automatico anche senza richiesta esplicita del locatore. In quest’ultimo caso potrebbe essere possibile la richiesta in diminuzione. Un altro accorgimento contrattuale sarebbe quello di non chiamarlo “adeguamento” oppure “aggiornamento” ma bensì “aumento” oppure “incremento”.